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Le Piante pt. 4 - Mimetismo

  • Immagine del redattore: D. e M.
    D. e M.
  • 29 apr 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 26 mag 2020

Camaleonte, polpo, insetto stecco: quando parliamo di mimetismo sono questi gli esempi che ci vengono subito in mente. Eppure anche certe piante riescono ad avere capacità mimetiche paragonabili a quelle animali, talvolta addirittura superiori. Ma andiamo con ordine e cerchiamo innanzitutto di comprendere meglio l’arte del mimetismo.


Affinché possa essere definito tale, sono necessari tre elementi: il modello, il mimo e il destinatario. Prendiamo come esempio il caso ben noto dell’insetto stecco. Il modello è il ramo della pianta a cui l’insetto si stringe, il mimo è l’insetto stesso, mentre i destinatari sono i suoi predatori che prova ad ingannare facendosi passare per un ramoscello.


Per quanto riguarda i vegetali, approfondiremo un solo caso, ma di esempi ce ne sono molti altri: dalle orchidee, che ingannano gli insetti per diffondere il loro polline, alle Lithops, un genere che raccoglie soprattutto piante originarie delle zone desertiche.


 

(credit: casapratica)

Il nome di queste piante deriva dal greco lithos (pietra) e opsis (aspetto); si sono evolute per sfuggire alla predazione confondendosi tra le pietre.

 

Questi sono tutti esempi sorprendenti, ma il caso della Boquilla trifoliata ha dell’incredibile. La Boquilla è una rampicante originaria del Sudamerica. In queste zone è abbastanza comune, soprattutto in Cile, e fino al 2014 l’interesse accademico per questa pianta era praticamente nullo. Questo fino a quando due ricercatori, Ernesto Gianoli e Fernando Carrasco-Urra, si accorsero di una particolarità: le foglie della Boquilla non erano sempre uguali, ma cambiavano da un esemplare all’altro. Ad un’analisi più approfondita, i due ricercatori si accorsero che la Boquilla imitava di volta in volta le foglie della pianta sulla quale si stava arrampicando.


 

(credit: Current biology, vedi fine post)

Come si vede in queste foto, le foglie della Boquilla ce la mettono tutta per imitare le foglie della pianta ospite.

(V): Boquilla trifoliata (T): Pianta ospite

 

Ricapitolando, la Boquilla trifoliata è in grado di imitare le foglie più svariate, in base alla pianta su cui si trova. Quando parliamo di imitare le foglie di un’altra pianta, intendiamo imitarne forma, dimensione e colore. Probabilmente nessun animale è in grado di modificare tutte queste tre caratteristiche contemporaneamente!


Se questo vi sembra già sorprendente, sappiate che le capacità della Boquilla hanno ancora un asso nella manica: se la pianta cresce in prossimità di due o addirittura tre specie di piante diverse, le sue foglie imiteranno quelle della pianta a loro più vicina. Quindi una singola pianta di Boquilla può avere fino a tre gruppi di foglie che differiscono per forma, colore e dimensione!


Il perché questa pianta si sia evoluta con tali sorprendenti capacità mimetiche rimane ancora un mistero. Si sono formulate varie ipotesi, ma nessuna convince ancora completamente la comunità scientifica. Ciò che è certo è che la Boquilla in qualche modo ne trae beneficio.


Se, dopo aver realizzato cosa è in grado di fare questa pianta, ci chiediamo come riesca a farlo, sorgono numerosi interrogativi. Infatti, come fa la Boquilla a imitare ciò che la circonda? Anche questo non lo sappiamo ancora con certezza, ma le ipotesi più plausibili sono due. La prima è che la Boquilla riesca a determinare la pianta che ha vicino in base a quali sostanze volatili questa pianta emette. Non si spiega però come riesca a distinguere le sostanze emesse da una specifica pianta in una foresta che, come si può ben immaginare, è stracolma delle sostanze più varie.


La seconda ipotesi è quella forse più suggestiva e anche più discussa: la Boquilla avrebbe una rudimentale forma di vista che le permetterebbe di vedere ciò che deve imitare – vedi la vista nelle piante. Questo spiegherebbe come riesca a determinare la forma e il colore della pianta che ha appresso. Se questa ipotesi venisse confermata sarebbe sicuramente una delle più grandi rivoluzioni nella botanica moderna: potrebbe portare a numerose nuove scoperte, nei campi più vari, oltre che a molte possibili applicazioni tecnologiche che ora nemmeno immaginiamo.


 

Per approfondire:


Video con Giovanni Storti sulla Boquilla trifoliata


Libro L’incredibile viaggio delle piante



Fonti:


Articolo Leaf Mimicry in a Climbing Plant Protects against Herbivory


Verde brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale / Stefano Mancuso e Alessandra Viola / Giunti


Plant Revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro / Stefano Mancuso / Giunti



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