Le Piante pt. 1 - Noi dipendiamo da loro
- D. e M.
- 18 mar 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 20 mag 2020
Provate ad immaginare un essere vivente alto decine e decine di metri che vive nella vostra città. Magari è lì, vicino a voi, proprio in questo momento. Probabilmente molti di voi adesso penseranno ad un qualche racconto di fantascienza, in cui dei giganti con un solo occhio e tre braccia vivono fianco a fianco con l’uomo.
Ebbene non è così; stiamo infatti parlando di esseri che vivono vicino a noi da quando l’uomo esiste. Sono in montagna e sulle coste marine, in pianura e in città; le troviamo persino nelle nostre case. Le piante sono davvero in tantissimi posti, eppure neanche ce ne accorgiamo.

(credit: Social Community Theatre Centre)
La foto è presente all'entrata della mostra La nazione delle piante, evento della 22esima Triennale di Milano. Intitolata What do you see?, questa foto mostra chiaramente come tutta la nostra attenzione venga attirata dalla tigre, ignorando completamente la vegetazione tutt'intorno.
Non è un problema attuale, anzi … Già Aristotele riteneva le piante appena più interessanti delle rocce; poco più che esseri inanimati e ovviamente inferiori a tutti gli animali. Questa mentalità è all’incirca la stessa che abbiamo tuttora. Vediamo le piante come parte del paesaggio e non come qualcosa che ci abita, che ci vive e che lo modifica, interagendo con tutto ciò che ci sta attorno. Le piante sono esseri viventi e come tali si muovono, comunicano e vedremo che addirittura prendono delle decisioni!
Con questa serie di post vorremmo dare il nostro contributo per cercare di superare i preconcetti e le idee sbagliate che ancora abbiamo sulle piante e mostrare come siano esseri molto più simili a noi di quanto potrebbe sembrare a prima vista.
Prima di vedere come sono fatte e cosa sanno fare le piante, dovremmo cercare di fare mente locale e capire cosa già sappiamo su di esse e come mai vale la pena dedicarci tanta attenzione.
Ammettiamolo: come specie non perdiamo occasione di ribadire la nostra superiorità. In passato abbiamo ricevuto qualche schiaffo in faccia rispetto a questa nostra considerazione, per esempio con la rivoluzione copernicana. Ma ancora oggi raramente mettiamo in discussione la nostra predominanza su tutte le altre specie. Eppure, a ben pensarci, la nostra è una relazione di dipendenza rispetto a molto di ciò che riteniamo inferiore. In questo caso stiamo considerando le piante, quindi concentriamoci su di esse.
Senza le piante l’uomo non potrebbe sopravvivere. Questo fatto è evidente, eppure tendiamo spesso a dimenticarlo. La dipendenza alimentare è quella che potrebbe venirci subito in mente, ma non è di certo l’unica! In questo periodo si parla spesso (e a ragione) di cambiamenti climatici ed è bene ricordare che sono le piante a produrre l’ossigeno che respiriamo e a fissare l’anidride carbonica, contenendo così gli effetti di uno dei gas serra più letali.
Un po’ meno conosciuta è la dipendenza energetica: gran parte dell’energia che produciamo deriva infatti dalle piante, che hanno trasformato l’energia del Sole in energia chimica. Pensiamo al petrolio, al carbone o ai gas che bruciamo per produrre energia: nulla di tutto ciò esisterebbe se in passato non ci fossero state piante a fare la fotosintesi.

(credit: Wamgroup)
L'energia che ricaviamo dal petrolio è dovuta in gran parte alle piante, che hanno trasformato l'energia del Sole in energia chimica.
Questi sono i principali motivi per cui la sopravvivenza stessa dell’uomo dipende dalle piante. Ma la nostra relazione con loro non finisce di certo qui. Ci sono anche tanti fatti che, se conosciuti, ci faranno apprezzare sicuramente di più le nostre amiche verdi. Riportiamo di seguito i due forse più importanti, poiché riguardano la nostra salute fisica e mentale. Come le piante possano avere a che fare con la nostra salute è presto detto: quasi tutti i principi attivi delle nostre medicine sono di origine vegetale. Non c’è da stupirsene; fin dall’antichità l’uomo ha usato erbe e radici a scopo medicinale e continua tutt’ora, sebbene in maniera diversa.
L’effetto delle piante sulla nostra psiche è invece più sottile e nascosto, tanto che si è scoperto solo recentemente. Da questi studi è emerso che stare a contatto con le piante aiuta a rilassarsi e ad alleviare lo stress, disagio sempre più comune in quest’era frenetica. Inoltre la vista del verde aiuta anche la concentrazione, rendendo più produttivi i soggetti che possono avere qualche piantina nel loro luogo di studio o che hanno una finestra che si affaccia sul verde.

(credit: Stile.it)
Lavorare in un ambiente ben illuminato e a contatto con le piante aiuta a ridurre lo stress e ad aumentare la concentrazione.
Produzione di alimenti e di ossigeno, assorbimento di inquinanti, produzione energetica, cure psicofisiche: bisogna ammettere che, con tutto quel che ci offrono, le piante meriterebbero un po’ più di considerazione da parte nostra. Sperando di avervi incuriositi con queste poche righe, continueremo il nostro viaggio andando a scoprire come funzionano e cosa sono in grado di fare queste nostre protettrici verdi.
Per approfondire:
Articolo Perceived Benefits to Human Well-being of Urban Gardens
Articolo Views to nature: Effects on attention
Articolo Influence of green vegetation on children's capacity of attention: A case study in Florence, Italy
Libro La rivoluzione copernicana. L'astronomia planetaria nello sviluppo del pensiero occidentale
Fonti:
Verde brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale / Stefano Mancuso e Alessandra Viola / Giunti
Plant Revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro / Stefano Mancuso / Giunti
Dubbi o curiosità? Lascia un commento
Comentários