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Lo Spazio pt. 0 - Introduzione

  • Immagine del redattore: D. e M.
    D. e M.
  • 4 mar 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 26 mag 2020

"La Terra è la culla dell’umanità, ma nessun uomo passa la propria vita in una culla."

- Tsiolkovski



Ci troviamo in fondo ad un profondo pozzo gravitazionale e abbiamo il forte desiderio di uscirne. Sviluppare le tecnologie per fare ciò è stata una delle conquiste più importanti del ventesimo secolo e ciò che queste ci hanno permesso di fare non ha precedenti nella storia della nostra specie. I traguardi raggiunti sono importantissimi, ma l'esplorazione dello spazio non è che ai suoi albori.


Perché abbandonare la Terra? Si tratta probabilmente della prima e più importante domanda da porsi. L'uomo si è evoluto per adattarsi al meglio a sopravvivere su questo pianeta: respiriamo la sua atmosfera, ci nutriamo dei suoi frutti, beviamo la sua acqua. Siamo in grado di difenderci dalle sue creature, di costruire navi per attraversare i suoi mari, aerei per solcare i suoi cieli e macchinari per coltivare i suoi terreni. Difficilmente troveremo un mondo più adatto a noi; quindi qual è il senso di andarsene?

Noi crediamo ci siano due risposte principali: il desiderio dell'uomo di esplorare e la sua volontà di sopravvivere. Da sempre l'uomo mette a rischio la propria vita per saziare la propria curiosità; è grazie a ciò se abbiamo esplorato l'intero globo, creato invenzioni incredibili come i sommergibili o gli aeroplani. Non dovrebbe quindi sorprenderci che lo spazio sia una frontiera di esplorazione e di scoperta.

Possiamo però individuare una seconda ragione, che prende spunto dall'aspetto più radicato in ogni essere vivente, poiché è ciò che guida l'evoluzione: la sopravvivenza della specie. Cosa succederebbe se la Terra venisse colpita da un asteroide? Nulla di ciò che abbiamo creato ci proteggerebbe, e ci estingueremmo esattamente come i dinosauri.

Un asteroide è solamente una delle possibili cause di distruzione, e forse anche la più prevedibile: apocalissi nucleari, pandemie globali, cambiamenti climatici, ribellione delle macchine sono soltanto alcune tra le possibili cause di una estinzione di massa.

Diventa quindi evidente che avere un avamposto fisso e autosufficiente in orbita o su un altro corpo celeste sia una necessità.


In questa serie di post analizzeremo un viaggio spaziale: partiremo con il decollo dalla superficie terrestre, parlando dei principi di funzionamento dei razzi e di altre tecnologie che in futuro potranno darci accesso allo spazio; passeremo poi a parlare del viaggio interplanetario, di quali siano gli aspetti critici e di come si potrebbe realizzare; in seguito ci chiederemo quali siano le mete più attraenti nel sistema solare, quali risorse offrano e come sfruttarle. Per concludere, un assaggio di termofluidodinamica ipersonica, per i più temerari!


 

(credit: NASA)

In foto il Saturn V, il razzo che portò l'uomo sulla Luna nel 1969. Dopo il programma Apollo, l'uomo non è mai più ritornato sul nostro satellite. In altri post discuteremo le difficoltà tecniche ed economiche da affrontare per una missione lunare e le ragioni per cui non siamo mai più tornati lassù.

 

Questo è un viaggio di scoperta da fare insieme: avete una domanda, un chiarimento o un argomento da proporre? Non esitate a contattarci dall'apposita sezione e cercheremo di soddisfare al meglio le vostre curiosità.


 

Per approfondire:


Il Sole 24 Ore, breve articolo per scoprire qualcosa di più sul Saturn V


Breve biografia di Tsiolkovsky, da molti considerato il padre della missilistica



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